Selezione e rotazione settoriale guidano i rendimenti di luglio
Fondi Azionari Geografici
L’universo dei fondi azionari geografici ha evidenziato una performance decisamente positiva nel corso di luglio, con oltre il 90% degli strumenti che ha chiuso il mese in territorio positivo secondo gli indicatori FIDA FFI.
La leadership mensile è stata appannaggio dei veicoli esposti al mercato thailandese, che hanno registrato incrementi del 14%, seguiti dagli strumenti focalizzati sull’azionario cinese e sui mercati emergenti ex-Russia, entrambi con progressi del 6%.
Su base year-to-date, emerge una chiara preferenza per specifiche aree geografiche: i fondi Korea-focused hanno conseguito rendimenti del 35%, mentre quelli concentrati sul mercato austriaco e sull’area iberica hanno realizzato performance rispettivamente del 29% e 27%.
I comparti esposti ai mercati sviluppati europei hanno mostrato una dinamica di crescita più moderata, mentre permane una criticità sui fondi USA e America Latina, che continuano a registrare rendimenti negativi dall’inizio dell’esercizio.
Specializzazione Settoriale
L’allocazione settoriale si conferma driver fondamentale della performance. I fondi specializzati in Biotecnologie hanno registrato il miglior risultato mensile con un +8%, affiancati dai comparti Energie Alternative e Intelligenza Artificiale, entrambi cresciuti del 6% e 8% rispettivamente.
L’analisi year-to-date rivela una marcata outperformance dei fondi Metalli Preziosi con copertura valutaria in euro (+39%) e del segmento Finanza Europa (+29%). Al contrario, si segnalano difficoltà strutturali per i comparti Farmaceutico globale (-10%) e Real Estate americano (-8%).
La dispersione dei rendimenti tra settori rimane significativamente elevata, evidenziando una crescente dicotomia tra strategie growth e value.
Comparto Obbligazionario
Gli strumenti obbligazionari hanno mostrato una performance complessivamente positiva, con un incremento medio dell’1% a luglio. Particolare evidenza per i convertibili dell’area Asia-Pacifico (+5%) e quelli con copertura USD (+4%).
L’high yield globale ha registrato progressi del 2%, così come le emissioni dei paesi emergenti (+3%). Sul fronte duration, i governativi USA long-term hanno recuperato terreno (+2%), pur mantenendo una performance year-to-date negativa.
Complessivamente, poco più della metà degli indici obbligazionari presenta rendimenti positivi nel 2025, con una media aggregata marginalmente sotto la parità, riflettendo le difficoltà del primo semestre.
Strategie Absolute Return
I fondi a ritorno assoluto hanno dimostrato notevole resilienza, chiudendo luglio con un incremento medio dell’1%. Particolarmente performanti le strategie su commodities, Real Return e Mercati Emergenti, tutte con progressi del 2%.
Anche i fondi diversificati hanno registrato buone performance (+2% medio), con picchi superiori al 4% sui profili denominati in USD. Su base annuale, i profili prudenziali e quelli con copertura valutaria euro hanno mostrato la migliore tenuta.
Strumenti quotati
Il segmento ETF ha evidenziato performance positive nel 75% dei casi, con un rendimento medio del 1,8%. Eccellente la performance degli ETF con leva sull’azionario globale (Long 3x +16%) e dei settori Finanza (+6%), Private Equity (+6%) ed Energie Alternative (+9%).
Tra le performance negative si segnalano gli ETF IT Europa (-6%) e gli strumenti short equity (-15%). L’analisi year-to-date mostra un recupero eterogeneo, con punte del 50% per i prodotti con leva.
Considerazioni strategiche
Il mese di luglio ha premiato l’esposizione al rischio in modalità selettiva, favorendo i fondi geografici emergenti, i settoriali growth-oriented, gli strumenti convertibili e le strategie absolute return.
In un contesto caratterizzato da assenza di catalizzatori univoci e persistente volatilità cross-asset, l’approccio ottimale rimane quello della selezione tattica, con particolare attenzione alla rotazione settoriale e alla gestione dinamica dell’esposizione al rischio.