Concluse le analisi sui dati di fine dicembre 2024.
Il mese ha offerto un panorama variegato per i fondi comuni d’investimento, riflettendo un anno segnato da tensioni geopolitiche, politiche monetarie restrittive e sfide economiche. Gli indici azionari, per area geografica e settoriale, hanno mostrato tendenze divergenti, evidenziando il ruolo cruciale delle scelte allocative.
Giappone e Asia trainano il comparto azionario
Il Giappone ha brillato grazie a un contesto economico stabile e alla politica monetaria espansiva della Bank of Japan, che ha favorito gli investitori esteri. Anche l’Asia Emergente ha mostrato resilienza: i fondi legati a Taiwan e Hong Kong hanno beneficiato della riapertura economica cinese e della crescita nei settori tecnologici.
Al contrario, i fondi americani hanno sofferto, con le small e mid-cap penalizzate da costi di finanziamento elevati e un contesto di crescita moderata che ha pesato sulle aziende più esposte al ciclo economico.
Energia e materie prime in crisi, settori tematici più resilienti
I settori legati a energia e risorse naturali hanno subito contrazioni, causate dal calo dei prezzi del petrolio per l’abbondante offerta e prospettive di domanda contenuta. Alcuni comparti tematici hanno però offerto rifugio: i fondi legati all’intelligenza artificiale hanno beneficiato dell’adozione crescente di soluzioni AI, mentre fintech e robotica hanno mostrato risultati più incerti, sottolineando l’importanza della selettività.
Obbligazionario: segnali di stabilizzazione
Nel mercato obbligazionario, le obbligazioni governative americane a breve e medio termine hanno registrato una moderata ripresa, grazie al calo dei rendimenti sui Treasury. In Europa, la performance è stata più contenuta, con le obbligazioni governative penalizzate dall’aumento dei rendimenti reali. Le obbligazioni convertibili asiatiche, invece, hanno attratto flussi in entrata, confermando l’interesse per strumenti misti in contesti complessi.